archgatti.it/archgatti.it//archgatti.itftp://ftp.archgatti.it/archgatti.it/00CONCORSO DI IDEE “ RIQUALIFICAZIONE DELLA PIAZZA FERDINANDO DI SAVOIA” Importo lavori €1.500.000,00 Progetto di Arch.Raffaella Gatti (capogruppo), Arch.Livia Toccafondi,Paes.Gabriele De Sanctis, Paes.Emiliana Marini,coll. Dott.arch. Matteo Ricciardi, Dott.arch.Luigia Convertino. Selezionato per il II° Grado
 

Il lago, l’emissario, il disegno del bordo, la distanza dei limiti visuali, le superfici verdi orizzontali, quelle rosse delle murazioni, i limiti del cretto urbano più o meno ordinati sono la coreografia del Mincio, almeno nella parte in più diretta relazione con la piazza oggetto del concorso.
Acqua, giardini, banchine e darsene, profili di edifici: consistenze che costituiscono l’ identità di Peschiera del Garda.
Il cretto di fondazione della città di Peschiera mostra il suo ordine, le case serrate a proteggersi. Architettura, acqua, percorsi, attività commerciali sono in stretta connessione e l’acqua è il luogo di lavoro, di svago, di libertà. La piazza diventa spazio di confronto dove rileggere segni di memoria, con la consapevolezza di conferirle, attraverso la leggera trama degli spazi, ruoli differenziati disegnati dalla pietra, dalla presenza dell’acqua e dalle chiome di grandi alberi.Il progetto privilegia la pedonalità della piazza, quale modalità di
ri-appropriazione del luogo da parte della collettività, in modo che la frequenza del passo sia criterio e tempo d'acquisizione dello spazio, con i suoi simboli e significati, lungo il camminamento. Giochi metallici a separare la sosta delle auto, a proteggere il camminare lungo la piazza e a indicare percorsi preferenziali di attraversamento lungo le linee illuminate di notte da aste illuminanti.   Le connessioni trasversali  tra il tessuto viario e la piazza sono segnate da  un sistema di inserti lapidei (realizzati in pietra extra forte fiammata) nella pavimentazione ed intervengono a segnare un nuovo ritmo nella piazza e un diverso modo di concepire lo spazio: attraversare la piazza significa anche provare come lo spazio ben organizzato e privo di presenze inutili, ma accogliente, libero ed aperto favorisca l’incontro.

Il progetto selezionato per il II° Grado, è arrivato al 9° posto su 160 progetti giudicati